Luce Gallery è lieta di presentare la seconda mostra personale di Connie Harrison in Galleria.
Nella serie Wanderings, i grandi pannelli di Connie Harrison invitano lo spettatore a immergersi nel suo universo visivo, amplificando al contempo minuscoli dettagli del mondo ‘more-than-human’, al di là di ciò che è immediatamente riconoscibile. Il suo lavoro riflette sia la potenza sia la fragilità dell’ambiente, evocando una natura al tempo stesso totalizzante e vulnerabile, e invita a ripensare le complesse relazioni tra sé e altro, individuo e luogo, astrazione e figurazione.
Harrison inizia ogni composizione con uno strato di colore brillante, destinato a vibrare attraverso le successive sovrapposizioni. Su questa superficie applica uno strato di cera trasparente, per poi tracciare linearmente il primo elemento compositivo, spesso la forma di una foglia o di un fiore: un minuscolo dettaglio di paesaggio ingrandito fino a occupare l’intero spazio pittorico. Dopo un ulteriore strato di cera, aggiunge una seconda composizione contrastante che si interseca con la prima, segmentando lo spazio della tela in due immagini che, sovrapponendosi, tendono a dissolversi in una quasi astrazione.
A questo punto, l’artista procede applicando nuovi strati di colore con tecniche pittoriche puntiniste o impressioniste, spesso in tonalità più terrose o autunnali. Questi toni smorzano e radicano la freschezza del colore di fondo, che tuttavia continua a emergere luminosamente ogni volta che Harrison incide la superficie con un bisturi tra una mano e l’altra. In questo processo continuo di copertura e rivelazione, il colore gioca un ruolo centrale, trasformando la complessità della composizione in un intreccio molteplice e al tempo stesso armonioso di relazioni.
Il suo metodo possiede anche una dimensione scultorea, evidente nei punti in cui incide la pittura per rivelare linee e tonalità sottostanti, ancorando e unificando l’opera. Harrison considera questo gesto come il tracciato di un percorso errante attraverso la superficie pittorica, una ricerca di direzione tra le texture e i toni dell’immagine. Un’esperienza analoga è offerta allo spettatore, il cui sguardo è condotto dentro l’ampiezza del piano pittorico e invitato a seguirne i molteplici percorsi visivi, tra scorciatoie, vicoli ciechi e riemergenze.
In queste pitture prismatiche si assiste a una continua elisione della distanza tra primo piano e sfondo, in un gioco con le regole spaziali tradizionali della pittura che si dispiega in geometrie organiche e sfaccettate. Pur evocando un senso di paesaggio, le opere evitano l’orizzonte e il punto di fuga centrale, sottraendosi a qualsiasi definizione di scala: potrebbero essere tanto un dettaglio ravvicinato di un giardino quanto una visione della Terra dall’alto, insieme intimamente romantiche e distanti nella loro topografia.
Questi dipinti richiedono uno sguardo prolungato: più a lungo vengono osservati, più dettagli e relazioni si rivelano. Harrison desidera invitare gli spettatori a considerare punti di vista alternativi, un approccio che trova eco nel suo stesso processo creativo, durante il quale capovolge le opere per guadagnare una prospettiva diversa sulla composizione. In questa serie si manifesta una tensione costante tra luce e ombra, primo piano e sfondo, vibrazione e quiete; sempre in espansione verso nuove complessità, le sue pitture dinamiche mantengono una qualità inafferrabile, come sospese tra figurazione e astrazione.
Bio
Connie Harrison è un’artista britannica, classe 1993. Attualmente vive e lavora a Londra.
Ha completato il proprio percorso di studi laureandosi con lode nel 2016 presso il Chelsea College of Arts (UK), dopo aver frequentato un anno di corso propedeutico al New College di Nottingham.
Tra le sue mostre recenti si segnalano Strata Nino Mier Gallery New York, 2025, Fifteen Years Luce Gallery, Turin, 2024, Phantasmagoria IBF Contemporary London, 2024, New Now Guts Gallery London, 2024, Bloomscapes Luce Gallery Turin, 2024, and Reverdie Arusha Gallery Edinburgh, 2023.
Wanderings è la seconda mostra personale dell’artista alla Galleria.
Luce Gallery is proud to present the second Solo Exhibition at the Gallery by Connie Harrison.
In Wanderings, large-scale panels invite viewers to immerse themselves in her visual realm, while also magnifying tiny details from the more-than-human world beyond the recognisable. Her work touches on both the power and the fragility of the environment, speaking to a sense of nature as simultaneously allencompassing and vulnerable, and inviting a reassessment of the complex relationships between self and other, person and place, and abstraction and figuration.
Harrison begins each composition with a base layer of a bright colour, which will sing through the subsequent layers. She then adds a layer of clear wax before painting in a linear representation of her first compositional element, which is generally the form of a leaf of flower, a tiny detail of a landscape magnified to fill the picture plane. After another layer of wax, she adds a contrasting composition which intersects with the first, spatially segmenting the canvas with two images that together dissolve into near-abstraction.
She then begins to add layers of paint using pointillist or impressionistic brush techniques, often in earthier or more autumnal colours. This muddies or grounds the original fresh base shade, which nevertheless continues to shine through vibrantly like light wherever she scrapes back into the surface, which she does with a scalpel between coats of paint. There is an ongoing process of covering and uncovering at work in which colour plays a key role, turning the complex composition into a multiplicitous and yet harmonious set of relations.
Harrison’s process has sculptural elements to it, particularly where she scores back into the paint to reveal underlying lines and colours, anchoring and unifying the work. She sees herself as carving a wandering path through her painterly surfaces, seeking a route among the textures and hues of the image. This is echoed in the experience of viewing the work, in which the eye is led into the expanse of the picture plane and taken on a journey in many directions at once, replete with shortcuts, dead-ends, and re-emergences. Throughout these prismatic paintings, there is an elision of the distance between foreground and background, playing with the traditional spatial rules of painting, unfolding into multifaceted organic geometries. Despite being landscape-like, the works eschew a horizon line or central vanishing point, eluding definitions of scale; these could be close-ups of a garden border or views of the earth from far above, as romantically intimate as they are distantly topographical.
These paintings require extended looking; details and relationships emerge they longer they are observed. Harrison is interested in inviting viewers to consider alternative viewpoints, something that is echoed in her own process of turning the works upside down during her painting process in order to gain a different perspective on the composition. There is a tension at play within this body of work, between light and dark, foreground and background, vibrancy and quiet; constantly unfolding into further complexity, her dynamic paintings have an ungraspable quality, as though hovering just out of reach between figuration and abstraction.
Bio
Connie Harrison (b. 1993, UK) is a British artist who lives and works in London.
She graduated with First Class Honours in Fine Art from Chelsea College of Arts, London, in 2016, after completing a Foundation course at New College Nottingham.
Recent exhibitions include Strata Nino Mier Gallery New York, 2025, Fifteen Years Luce Gallery, Turin, 2024, Phantasmagoria IBF Contemporary London, 2024, New Now Guts Gallery London, 2024, Bloomscapes Luce Gallery Turin, 2024, and Reverdie Arusha Gallery Edinburgh, 2023.
Wanderings marks her second solo exhibition with the Gallery.



















